I medici di base elogiano la modifica prevista alla normativa. "Un passo nella giusta direzione".

- Finora, la normativa obbligava le strutture sanitarie primarie ad avere nel loro kit tre sostanze, che gli operatori sanitari primari non potevano acquistare o utilizzare legalmente.
- - Questo è il primo passo per garantire che le normative cessino finalmente di essere una finzione e inizino a funzionare nella pratica - afferma Joanna Zabielska-Cieciuch
La bozza di regolamento sottoposta a consultazione modifica le disposizioni chiarendo le norme relative alla composizione dei kit antishock e alla differenziazione della loro composizione a seconda del tipo di attività medica svolta, ovvero: ambulatoriale, degenza e 24 ore.
La Federazione dell'accordo di Zielona Góra sottolinea nella sua dichiarazione ufficiale che "si tratta di un passo atteso da tempo che fa sperare di rendere le normative più realistiche e di porre fine alla situazione di stallo di lunga data in cui gli operatori sanitari non erano in grado di rispettare gli obblighi di legge per ragioni puramente pratiche".
Finora, il problema era che la normativa richiedeva che il kit contenesse tre sostanze che gli operatori sanitari di base (ISP) non potevano acquistare o utilizzare legalmente. Pertanto, la normativa esisteva solo sulla carta ed era impossibile da attuare.
"Siamo molto lieti che il Ministero della Salute abbia riconosciuto questo problema e abbia deciso di affrontarlo. Questo è un segnale positivo e un esempio del valore del dialogo. Sono necessarie modifiche normative per garantire che i medici di base possano proteggere in modo realistico e legale i pazienti in situazioni di pericolo di vita", sottolinea Joanna Zabielska-Cieciuch, presidente dell'Associazione dei medici e dei datori di lavoro della Podlachia (Porozumienie Zielonogórskie).
Allo stesso tempo, la Federazione sottolinea la necessità di un ulteriore perfezionamento del progetto. È fondamentale che le nuove normative non ripetano gli errori del passato e non creino una situazione di stallo che rimarrà nel limbo per anni a venire, rendendone impossibile l'attuazione.
"Questo è il primo passo per far sì che la pratica cessi definitivamente di essere una finzione e diventi realtà. Ci auguriamo che questo tempo venga utilizzato per discussioni concrete con i professionisti, dando vita a un atto giuridico che possa essere implementato nel lavoro quotidiano delle cliniche", aggiunge Zabielska-Cieciuch.
Nuovo elenco di farmaci inclusi nei kit anti-shockSi ricorda che la bozza di regolamento prevede l'introduzione di due versioni adattate di kit ammortizzatori, distinte per le strutture ambulatoriali e per quelle ospedaliere, che riflettano le reali capacità organizzative e cliniche. Si tratta di un passo avanti verso una maggiore trasparenza, semplificazione normativa e razionalizzazione dei costi.
Il nuovo approccio tiene conto della disponibilità limitata di alcuni medicinali ed evita situazioni in cui gli operatori sanitari erano obbligati a mantenere un set impossibile da completare.
Le modifiche, come sottolinea la Federazione, non generano ulteriori oneri amministrativi e consentono di utilizzare le scorte attuali fino alla fine della loro validità.
Secondo i medici, se perfezionata, la normativa potrebbe apportare benefici pratici a medici e pazienti, aumentando la sicurezza e l'efficacia del primo intervento in situazioni di pericolo di vita.
La Federazione si dichiara pienamente disponibile a partecipare alle consultazioni e a presentare proposte di modifica che, come sottolinea, si baseranno sulla pluriennale esperienza dei medici che lavorano direttamente con i pazienti.
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